Impressioni e utilizzo

In possesso quindi di GPS, CD mappe e microSD da inserire nel GPS, ho iniziato la lunga trafila di installazione e attivazione sul sito Garmin, ritrovandomi con mappe e relativi due software di gestione sul computer e mappe sul GPS il tutto indissolubilmente legato (compresa microSD). Prima cosa: backup sia del contenuto del dispositivo che della scheda, collegando il GPS, spento, al computer. Per la scheda va bene anche un lettore e non so quanto possa esser utile, viste le protezioni poste da Garmin.

Edit: E' possibile e opportuno avere una seconda microSD, magari di capacità maggiore se si vogliono inserire mappe alternative, a scopo almeno di backup. Non funziona il semplice copia-incolla dalla microSD Garmin; occorre usare Map install e installare le mappe già installate sul computer (vale solo per le Garmin che sono protette). Come ogni operazione che non sia semplice copia-incolla nel dispositivo, sconsiglio vivamente di installare sulla scheda collegando il GPS. Molto meglio usare un adattatore di schede per il computer abbinato ad un lettore di schede, se sprovvisto di slot.

Allegata una documentazione che fa ridere e nel GPS o su internet altre istruzioni che fanno..sorridere (Edit: più vado avanti e più mi convinco che Garmin vuol aver cura della nostra salute mentale; sembrano tanto esercizi anti-Alzheimer). Per capirci qualcosa di più: visite ai vari forum, dove purtroppo, argomenti, domande e risposte si intrecciano rendendo il tutto quasi impercorribile (tranne per gli interroganti) e qualche contributo più ordinato di qualche volenteroso (riporto il sito ove citato).

Impressioni in sintesi:

- non finirò mai di trovare nuove funzioni e possibilità (e di tirar moccoli alle istruzioni Garmin);

- sul dispositivo: robusto, protetto esternamente molto bene. Cosa migliore la visibilità dello schermo in pieno sole; quella peggiore l'assenza del blocca-tasti;

- sulla mappa: semplice e completa. Cosa migliore la pulizia del tratto che permette di evidenziare quel che viene inserito (gpx, kmz vedi più avanti). La peggiore la fuorviante indicazione esterna dei molti km di sentieri riportati, che in realtà sono l'E5 e poco più (per i miei usi va bene così, ma è stato un caso).

Uso in generale:

- dipende dallo scopo e dai risultati che si vogliono ottenere;

- perchè non uno smartphone, invece? Discorso molto ampio e discusso abbondantemente nel forum. Poichè in contemporanea sto provando anche questa strada, metto qualche considerazione in appendice;

- scordarsi di leggere le mappe sul visore! Chi è abituato a Tabacco o Kompass e per anni (come me) ha girato solo con quelle e con altri due accessori quali saper leggere le mappe e un po' di senso d'orientamento, butterebbe subito via lo strumento, se volesse sostituirlo ad esse.

- quindi: a che serve? Schematizzo a modo mio i punti:

  1. prepararsi all'escursione
  2. controllare l'escursione
  3. memorizzare l'escursione

Per me i punti più importanti sono 1. e 2.; vedo però che l'uso preponderante è il 3.

Proviamo ad andare con ordine

1.Prepararsi all'escursione

    1.1 Preparare il GPS

Innanzi tutto, dopo aver letto (per le parti che ci interessano)  le istruzioni (di Garmin) e le considerazioni (di scratera del sito mtb-forum) , è il caso di riordinare un po' l'aspetto del GPS per un uso più pratico sul campo. Dopo acceso (tasto light e, visto che ci siamo, ripremiamolo e vedremo la retroilluminazione che va diminuita per risparmiare batteria), occorre riordinare i comandi per un più rapido uso sul campo.

All'apertura avete qualcosa di simile all'immagine di sinistra. Edit Inserito quello reale ottenuto con la funzione screen shot con la procedura che segue, riportata ovviamente su Dakota e non su etrex!). Impostazioni>Schermo>Acquisizione schermata>On; accedere alla schermata che interessa; premere e lasciare rapidamente il taso "light"; il file .bmp si recupera dalla cartella Garmin\scr.

Premendo il tasto menù potete riordinare i "quadrati" presenti a vostro gradimento; la mia scelta nella figura a sinistra. Impostazioni l'ho messa ultima in quanto facilmente raggiungibile dal primo quadrato, andando indietro di uno scatto. Ovviamente mirato ai miei usi attuali; è possibile che in futuro mi serva un ordine diverso. Sempre con il tasto menù si possono riorganizzare i campi dati, con l'aiuto del punto 5.1.3 delle Considerazioni. Classicamente si cambia quello del "computer da viaggio"; io ho inserito, dopo varie prove (vedi faq), eliminando il sole che tramonta e mettendo l'altimetro, quelli a sinistra...per ora; è presente la "posizione", a proposito di "Dove sono?" da cui è nato tutto. Piccola nota: se volete salvarvi i dati riportati del "computer" in un certo momento della gita, usate lo screenshot; ricordarsi che ad ogni spegnimento si disattiva (vedi Edit qui sopra).

Secondo me molto più importante la pagina bussola, ove ho messo, come campi dati , fuori rotta bello grande. Lasciate l'indicatore della bussola quello grande: si legge meglio e tarate la bussola come da istruzioni.

Se poi non volete rinunciare alla quota barometrica, in altimetro mettete quota e barometro. Io credo sia meglio non prevedere la calibrazione automatica (comunque vedete a sinistra) e a inizio gita inserire la quota di partenza: da cartina, da scritta sul muro della malga o, se non vi fidate, sempre con il "controlla traccia" della traccia che dovete percorrere che vi dà quella cartografica.

    1.2 Preparare l'escursione: mappa e traccia

Per la mappa è semplicissimo se ne avete una sola; molto meno se ne avete o volete averne di più. Quindi a questo dedico un capitolo a parte.

Per la traccia il discorso è complesso e quindi anch'esso va in capitolo a parte. Al momento pensiamo di averla già disponibile nel GPS.

E' comunque importante, per non aver confusione nelle operazioni, prima di partire, provvedere a cancellare Traccia corrente ed azzerare dati nel Computer di viaggio (Reimposta da menù). In più sarebbe meglio annullare la registrazione traccia prima di spegnerlo, e ovviamente reinserirla prima della partenza. Se poi vogliamo esser sicuri della ricezione dei satelliti e quindi aspettare un po' prima di muoversi, consiglio di puntare la sveglia 15' prima!

2. Controllare l'escursione

Ammettiamo quindi di aver programmato escursione e relativa traccia con nome. Ora che si fa?

- si accende il GPS (da spento non è molto utile);

- su trackmanager si individua la traccia; con menù. si sceglie mostra mappa ed il visore riporterà la zona di mappa dove è situata la traccia; attenzione ora: premendo su Vai, se siete sul posto verrete individuati all'inizio della traccia, ma se siete a casa verrà mostrato il vostro cortile e della traccia non vi sarà più.....traccia e dovrete ripetere il tutto.

- il triangolino (voi) seguirà la traccia se voi la seguirete, altrimenti andrà per conto suo assieme a voi: di quanto? potete vederlo sul fuori rotta della bussola, che vi indicherà anche la direzione da tenere per ritormare in traccia (attenzione alla presenza di tornanti stretti che possono mandare apparentemente in tilt l'indicatore).

- la cosa più importante: non finite nel burrone guardando il GPS! Meglio fermarsi per analizzarlo.

- ovviamente in ogni momento il computer di viaggio vi può dare la situazione (con le perplessità già espresse su ascese e tempi), mentre sul visore viene riportata la traccia che avete percorso (traccia corrente).

- il Trackback (tornar sui tuoi passi) non è semplicissimo. Occorre: salvare la traccia corrente; selezionarla; da menù Copia invertita e poi visualizzare questa sulla mappa e seguirla come sopra. Edit. Sempre casualmente, nel controllare non una traccia salvata, ma quella corrente con la procedura sopra indicata (Trackmanager>Mostra mappa; pulsante Menù>Contolla traccia) al posto del "Vai" compare Trackback!!. Ancora non comodissimo, ma forse più semplice.

3. Memorizzare l'escursione

Semplice: Trackmanager, selezionare traccia corrente, salva traccia e darle un nome. Per farne cosa?

- darla ad un amico se vuol seguire lo stessa traccia;

- importala in GoogelEarth e vedere quel che si è fatto;

- archiviarla per il futuro.

4. Conclusioni quasi conclusive

Mi sembra opportuno, dopo sei mesi di prove tirare le somme provvisorie dell'utilizzo dell'apparecchio.

Cose ottime:

- poter inserire tracce di altri o ricavabili da siti anche dove non vi sono sentieri. Usando Bussola e Fuori rotta si hanno ottimi risultati. Comodo waypoint di prossimità.

Cose utili:

- Barometro e bussola incorporati.

- Basecamp sapendolo usare bene (cosa non facile)

Cose dubbie:

- Calibrazione barometrica automatica, distanze e tempi a destinazione.

Cose pessime:

- Tempi in movimento/sosta e ascese/discese ed in generale il pomposamente chiamato "computer di viaggio". VEDERE PROVA in FAQ

- Istruzioni che peggio non si può e informazioni sulla carta abbinata "leggermente" ingannevoli.

Appendice (smartphone)

Visto che uno degli scopi del GPS è aumentare la sicurezza e visto che poco serve se non si ha un cellulare o smartphone per chiamare i soccorsi (sempre e solo se indispensabili), allora perchè non usare uno smartphone con GPS integrato (anche dotato di Glonass: vedere su internet cos'è)? Le discussioni sono molte; mi pare vi siano problemi di batteria e anche forse di affidabilità delle app. Comunque segnalo queste (Android), ricordando che per scaricarle, anche con le mappe, è meglio usare il wifi anzichè la connessione dati per questione di costi.

- per avere solo la posizione: Buscame semplice e pulita.

- per avere i sentieri (solo Alto Adige sorry): Sentres ottima visibilità.

- per avere qualcosa di simile a un GPS: Oruxmaps pieno di opzioni che non ho avuto il tempo di analizzare.

Avvertenza: scaricate il più possibile su microSD per non ingolfare l'Android.


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